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Coronavirus e mondo dello spettacolo: tornano di moda i drive-in

Coronavirus e mondo dello spettacolo: tornano di moda i drive-in

L’epidemia di coronavirus che sta imperando in tutto il mondo ha cambiato gran parte delle normali abitudini sociali e professionali delle persone, limitando non soltanto la libertà dei cittadini, ma soprattutto stravolgendo le attività produttive e commerciali in quasi tutti i settori, primo fra gli altri il mondo dello spettacolo, concerti, cinema e teatri.

Se da una parte i consumi si sono ridotti drasticamente, molti consumatori si sono spostati sul web per cercare un’alternativa ai loro bisogni. Cresce l’industria del videogames, le piattaforme di intrattenimento online, per esempio Netflix, hanno visto un incremento degli utenti iscritti, e allo stesso modo il gioco sul web. come casinò online Voglia di Vincere.

E se tornassero di moda i Drive-in?

In questo clima di limitazione e incertezza, è nato un progetto con l’obiettivo di sostenere la filiera dello spettacolo, del cinema, del teatro e della musica dal vivo, ovviamente nel rispetto delle norme relative alla prevenzione del contagio.

Il progetto si chiama “Live drive-in” e intende allestire maxi schermi e palchi in grandi aree dove sia possibile assistere agli spettacoli all’interno della propria auto, così da limitare i danni economici che le restrizioni causate dall’epidemia hanno portato al mondo dello spettacolo con la chiusura delle strutture e con l’annullamento dell’intera stagione estiva dei concerti.

Live Drive-in: un’alternativa, ma non la soluzione

In un periodo di crisi come quello attuale, senza precedenti negli ultimi 50 anni, non esistono soluzioni definitive che possano ripagare le attività economiche delle perdite subite che ancora non possiamo neppure quantificare, ma qualcuno si è arrovellato per trovare una valida alternativa anche là dove la situazione sembrava fatalmente compromessa. Un'alternativa vintage: i drive-in sono ricordi degli anni Cinquanta e Sessanta.

I Drive-in del 2020 tra polemiche e applausi

Come sempre nel nostro paese, c’è chi applaude l’iniziativa e chi ne vede soltanto i lati peggiori. Certo, assistere a un concerto in auto non è proprio il massimo, mancano gli abbracci e la promiscuità, i baci e la voglia di ballare, ma sempre meglio di niente.

Un altro punto dolente, fanno notare i detrattori dell’iniziativa, è dato dal fatto che questa formula premierà come sempre cantanti più popolari, escludendo così ancora una volta i musicisti che bazzicano il fondo della classifica, o che non ne hanno mai vista una. Parliamo soprattutto di gruppi emergenti e artisti indipendenti.

Chi lavora e chi no con i Live Drive-in

Il mondo della musica dal vivo, con questa iniziativa revival, potrebbe tirare una boccata di ossigeno, ma d’altra parte avrebbero la possibilità di respirarla in pochi: molte figure di solito indispensabili, pensiamo a fonici, tecnici delle luci, backliner e molti altri, infatti, sarebbero sicuramente dimezzati nel numero, se non esclusi.

Conosceremo presto la sorte dei nuovi Live Drive-in, una scommessa sicuramente importante per il mondo dello spettacolo, difficile da affrontare a causa delle stringenti limitazioni anti-contagio, ma al tempo stesso affascinante e ben accolta dal pubblico.

04/05/2020 16:08
Alessandro

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