il Tacco di Bacco

Vivere la città di Roma attraverso i video giochi

Vivere la città di Roma attraverso i video giochi
Photo by Soumil Kumar from Pexels

Vivere una città come Roma attraverso lo specchio dei videogiochi significa accumulare tanta esperienza e praticare la tua passione in diverse situazioni, quindi non solo attraverso una console che puoi avere a casa.

A Roma c’è un luogo che possiamo definire di culto per chi ama i videogiochi e questo luogo è un Museo, un Museo molto moderno, nuovo nel suo genere rispetto all’idea che in molti hanno di Museo, stiamo parlando del VIGAMUS appunto il Museo del videogioco italiano.

Il VIGAMUS si presenta con una struttura architettonica moderna e con un reparto avanzato, all’interno del quale gli appassionati si immergono con estrema facilità nell’ambiente studiato apposta nei minimi dettagli per ripercorrere la storia dei videogiochi.


MITI E LEGGENDE DEI VIDEOGIOCHI

Chi ama questo mondo sa benissimo quanto sia vasto, ne conosce i tranelli, i bonus quando si parla di singoli giochi, le mosse tattiche e tutto quello che c’è da sapere.

E allora? Non c’è altro che si possa scoprire?.

Non è esattamente così, miti e le leggende, visti dall’esterno e come osservatore che entra nell’Olimpo dei videogiochi, andando a conoscere la storia di coloro che hanno creato i singoli giochi che si possono vedere grazie a dei percorsi tematici e interattivi allestiti all’interno degli spazi museali del VIGAMUS.

Ricordi Space Invaders? La storia dei videogiochi è davvero ampia e i primi giochi vennero accolti dal mercato con estremo entusiasmo.

I classici del passato, sono tema di condivisione in chat e gruppi creati da chi ama in maniera viscerale questo mondo.

Da primi giochi da console, come i tanti titoli gratuiti che possiamo trovare su https://bookofradeluxe.it/, ai pezzi unici regalati dalle star del settore, in questo Museo si può trovare ad esempio il cabinato originale di Space Invaders, o anche i Master Disk di Doom.


VIDEOGIOCHI COME FORMA D’ARTE

I videogiochi possono anche essere considerati una forma d’arte.

Ragionando su quello che è l’arte calata nella società, ovvero una narrazione (quindi con un carattere di parzialità) della società, basti dire che i videogiochi fanno altrettanto, narrano storie, più o meno aderenti alla realtà e lo fanno scegliendo temi ed istanze.

Una forma d’arte prevalentemente giovanile, ma che vede partecipi anche storiche figure del campo, alcuni ex giovani partecipano oggi a tornei internazionali facendo vedere quanto valgono, e Roma indirettamente rende omaggio anche a questi cultori dei videogiochi ripercorrendo la storia di questo ambito.

I videogiochi così come altri ambiti, nel corso del tempo si sono trasformati con costanza, partendo da “Aliene Invasioni” e arrivando alla simulazione della realtà con suoni annessi che ne sottolineano la veridicità.


SOCIALITÀ, STORIA E CULTURA ATTRAVERSO I VIDEOGIOCHI

Una delle accuse (infondate) che sempre più di frequente si sente fare al mondo del gaming, è quella per cui i videogiochi siano sempre e solo diseducativi.

Smentiamo categoricamente questa affermazione.

A Roma si possono trovare realtà interessanti che mescolano perfettamente storia, cultura e consapevolezza politica, un esempio è il 101%, che ha lavorato su un titolo il cui nome già pone in essere questioni rilevanti della storia: Auschwitz.

Auschwitz è stato prodotto con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e venne presentato a Microsoft durante il BETT di Londra, un altro ambito di spicco nel quale è approdato è stato quello a livello documentaristico realizzato per la ZDF tedesca.

Rimanendo sempre sullo sviluppo romano come non ricordare Storm in a Teacup.

Dal suo esordio con N.E.R.O. sigla che sta per: Nothing Ever Remains Obscure, avvenuto ormai qualche anno fa e che ha ottenuto due riconoscimenti importanti al Drago d’Oro del 2015 per la Miglior Realizzazione Artistica e anche come Miglior Videogioco Italiano.


LE SIMULAZIONI

In conclusione di questo nostro excursus non si può non ricordare che dei ragazzi romani (famosi e a breve capirete di chi sto parlando) hanno pensato alla risposta italiana a Resident Evil. Ebbene si! Non sto esagerando.

Capcom ha voluto supportare e incoraggiare gli sviluppatori, da ciò si comprende la qualità di tale produzione.

Ma tale qualità è nota quando si parla dei Kunos Simulazioni, diventati celebri con Assetto Corsa.

10/06/2020 10:51
Alessandro

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