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Le migliori band del Grunge anni '90

Le migliori band del Grunge anni '90

La corrente del rock ‘sporco’ di Seattle ha stravolto il mondo della musica. Scopriamo di più sulle band più influenti di quel periodo.



Sono passati ormai una trentina di anni dall’arrivo del grunge e quello stile di rock, metal e folk suoni ancora fresco e contemporaneo sembra comunque chiuso in una bolla temporale. La musica moderna, un ‘organismo’ sempre mutevole in base alle correnti generazionali, tende ormai ad autofagocitarsi, soprattutto a causa del web che da una parte permette a moltissimi artisti emergenti di farsi notare anche senza un contratto discografico, ma dall’altra parte tende a riversare sul mercato così tanti artisti che risulta difficile tenere traccia, anche dei più validi. Per questo il ‘grunge’ resta nel cuore della generazione che lo ha vissuto, spesso però interessando anche i giovani appassionati di rock alternativo. 

Come nasce il grunge

Da cosa parte il grunge? A differenza di quanto si possa pensare, il grunge non è un genere musicale, quanto più una corrente nata a Seattle negli anni ‘90 e che vedeva protagoniste band rock e hard rock caratterizzate da un suono ‘sporco’ preso direttamente dal punk e in alcuni casi influenzato dal metal. D’altronde, nonostante Seattle sia famosa proprio per il grunge, in realtà già negli anni ‘80 vantava band heavy metal di altissimo calibro come i Queensryche e i Sanctuary. 

La ‘filosofia’ del grunge però contrastava con l’hard rock e l’heavy metal, in quanto l’entusiasmo e la carica del boom economico statunitense cominciavano a scemare. Per questo nella musica si cominciavano a cercare altre sensazioni, forse più vicine ad un sentimento di noia ed abbandono. C’era un bisogno di esternare il disagio, ma in maniera più viscerale e diretta, senza i tipici tecnicismi dell’heavy metal e del glam rock. Le band di Seattle infatti presentavano spesso un sound poco pulito, con chitarre distorte al massimo, voci spezzate al microfono e composizioni fatte da poche note, ma efficaci. 

Anche i testi diventano più introspettivi, collegandosi perfettamente allo stile musicale. E ovviamente, come per ogni corrente, il grunge porta ad un cambiamento radicale nell’abbigliamento: via i chiodi e le borchie, benvenute più semplici camicie di flanella e jeans. In questa nuova fervente corrente composta da diverse realtà underground, emersero poche band che tutt’ora vengono ritenute le migliori di quel periodo: i Nirvana, i Soundgarden, gli Alice In Chains e i Pearl Jam. Sul sito web la chitarra felice, troverete altri interessanti articoli sulla musica e sugli strumenti musicali. 

Nirvana

Gli appassionati di quel periodo ritengono che i Nirvana siano effettivamente l’unica band ‘grunge’ pura. Forse perché erano i meno tecnici, forse per il loro frontman Kurt Cobain, i Nirvana sono effettivamente l’essenza del grunge: accordi semplici, distorsioni elevate, tecnica minimale, suono sporco e senza compromessi, il tutto accompagnato dalla voce straziante di Cobain. Un vero e proprio urlo generazionale, compresso e schiacciato da un malessere interno difficile da comunicare, forse perché oppresso dalla macchina dello showbiz statunitense alla perenne ricerca del successo e dal terrore del fallimento. 

E qui troviamo il dualismo dei Nirvana, una band decisamente ‘perdente’ che si trova all’apice delle classifiche in un battito di ciglia. In Utero, Bleach e Nevermind sono album che ancora oggi colpiscono come un pugno nello stomaco, con una genuinità che negli anni si è persa per inseguire suoni preconfezionati. La band si scioglie dopo il tragico suicido dello stesso Cobain: solo il batterista Dave Grohl riuscirà a continuare con successo la carriera di musicista, grazie ai suoi ben più ‘leggeri’ e se vogliamo ‘commerciali Foo Fighters.

Alice In Chains

La band più metal del filone Grunge, gli Alice In Chains sono probabilmente i più tecnici e versatili, capaci di scrivere brani granitici, alternandoli con composizioni introspettive, spesso variando nelle tematiche. Il merito è dell’incredibile chitarrista Jerry Cantrell, capace di creare riff originali sia con la chitarra elettrica sia con l’acustica. L’anima della band, il cantante Layne Staley colpisce con la sua voce divisa tra enorme carica emotiva e lento abbandono. Come Cobain, anche Staley scompare prematuramente. A differenza dei Nirvana però la band è ancora attiva, Cantrell ha portato avanti il progetto con il nuovo frontman William Duvall.

Soundgarden

Due anni fa il mondo della musica piangeva la scomparsa di Chris Cornell, frontman della storica band Soundgarden. Il suicidio improvviso di Cornell ha lasciato gli appassionati sconvolti, portando via un altro dei grandi cantanti della corrente di Seattle. I Soundgarden sono una delle prime band del filone, nati proprio all’inizio degli anni ‘80 grazie all’incontro tra Chris Cornell e il bassista Hiro Yamamoto. I Soundgarden si sono distinti per il loro sound energetico e per il timbro vocale carico dello stesso Cornell che ha in seguito proseguito la sua carriera formando gli Audioslave con i tre strumentisti dei Rage Against The Machine, in seguito provando anche la strada da solista con brani più mainstream, arrivando a comporre il ‘tema’ principale per 007 - Casino Royale.

Pearl Jam

L’unica band rimasta attiva con una formazione più o meno stabile dal 1990, i Pearl Jam negli ultimi anni hanno vissuto una seconda giovinezza. Eddie Vedder è al momento l’unico frontman rimasto in vita dei ‘big four’ del Grunge, rimanendo molto amato dal pubblico sia per il suo timbro vocale avvolgente sia per la sua personalità. I Pearl Jam si sono fatti notare con album come Ten, Yield e Vs. e ancora oggi continuano ogni tanto a sfornare qualche nuovo lavoro. Con uno stile più ‘leggero’ e pulito rispetto ad altre realtà del grunge, i Pearl Jam si avvicinano di più al folk rock con composizioni toccanti e sempre originali. 

01/06/2021 09:56
Alessandro

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