Da Pirlo ad Allegri: come giocherà la nuova Juventus?

Obiettivo scudetto: sta per nascere la nuova vecchia Juventus di Massimiliano Allegri, il tecnico capace di portare a 5 successi di fila in campionato tra il 2015 e il 2019. Col senno di poi, la parentesi di Andrea Pirlo è paragonabile a un interregno, una fase di transizione tra l’esonero fulmineo di Maurizio Sarri e la scelta di un nuovo allenatore all’altezza dei bianconeri. Gli esperimenti saranno lasciati alle spalle. L’eventuale periodo di rodaggio durerà molto di meno. D’altro canto, è cambiato poco rispetto a quando Max lasciò Torino nell’estate di appena 2 anni fa.

La classica “BBC” composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini è ormai un ricordo. Anche Buffon appartiene al passato e la difesa della “Vecchia Signora” potrebbe subire qualche rimaneggiamento nel prossimo futuro. Capitan Chiellini, in particolare, è giunto agli sgoccioli della carriera bisogna trovare quanto prima chi possa sostituirlo. In avanti ci sono ancora più dubbi: Paulo Dybala è sempre piaciuto al mister toscano, ma il suo rendimento sta lasciando a desiderare da un paio di stagioni, complici i continui problemi fisici; per quanto riguarda Cristiano Ronaldo, invece, la questione sarà prettamente economica. Molto probabilmente, però, tra le richieste di Massimiliano Allegri figurerà almeno un nuovo centravanti.

Attenzione a Bernardeschi, il tanto vituperato esterno bianconero che nonostante lo scarso minutaggio è riuscito a strappare la convocazione per gli Europei. Lui è un fedelissimo di Allegri, che spesso e volentieri l’ha adoperato in ruoli alquanto originali. La duttilità del giocatore va indubbiamente a suo favore, dunque non è detto che l’ex Fiorentina prepari le valigie. Anzi, forse sarà proprio questo il leitmotiv della campagna acquisti della Juventus: toccare il meno possibile e mettere una toppa solo dove serve veramente. D’altro canto, anche il direttore sportivo Federico Cherubini ha comunicato che la Juve si limiterà a cogliere le occasioni del mercato. I bianconeri non hanno intenzione di strafare questa volta.

Se Pirlo prediligeva il 4-4-2, Allegri dovrebbe tornare al 4-3-3, il che potrebbe riconferire centralità proprio ad elementi come Bernardeschi. Non si cercheranno trame di gioco spumeggianti o manovre particolarmente cervellotiche: Allegri è uno che bada alla sostanza, al risultato. Meglio giocare male e vincere piuttosto che ammaliare i tifosi lasciandoli con un pugno di mosche. Agnelli non ha mandato giù la mancata vittoria del decimo scudetto di fila. La Juventus è obbligata a vincere, almeno in Italia. La supremazia è stata messa in discussione e puntare al tricolore è il minimo per ripristinare le gerarchie a livello nazionale.

Ad oggi, però, è ancora presto per sostenere che la Juventus sarà la favorita assoluta per la vittoria del prossimo campionato. Il blasone non si cancella e sicuramente il panorama delle scommesse live che offre delle indicazioni chiare sui rapporti di forza delle diverse squadre terrà in grande considerazione i bianconeri, ma le altre avversarie rappresentano incognite non da poco. Il Napoli confida molto in Luciano Spalletti, la Roma ha scelto addirittura José Mourinho, mentre l’Inter campione in carica ha ingaggiato il mister che in questi anni più di tutti ha dato fastidio alla Juve nelle coppe nazionali. Occhio, che con Allegri si può vincere anche di corto muso…