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Come si confeziona il caffè?

Come si confeziona il caffè?

Come si confeziona il caffè?

In Italia il caffè è un alimento considerato particolarmente prezioso. È per certi versi uno degli alimenti che ci è più caro, che una buona fetta degli italiani consuma quotidianamente. Ma come si preparano gli incarti per il caffè? Ricordiamo che oltre a mantenere perfettamente integro l’aroma del caffè è importante che gli incarti seguano le norme vigenti in fatto di incarti per alimenti.

Gli incarti per il caffè
Tutti conosciamo alcune tipologie di incarto per il caffè, il cui utilizzo dipende anche dal formato che siamo abituati ad acquistare. In linea generale però oltre ai sempre meno utilizzati barattoli in alluminio, il caffè è commercializzato in buste di plastica spessa, solitamente prodotta con più di uno strato. Ad esempio, le buste per il caffè di Celvil sono in materiale plastico adatto al sottovuoto e perfettamente adatto a non disperdere l’aroma della polvere o dei chicchi interi. È infatti essenziale che l’aroma sia conservato nel tempo, fino al momento di aprire la confezione. La normativa prevede anche che il caffè non sia contaminato da residui rilasciati dalla confezione e che possa mantenere nel tempo la freschezza, evitando l’esposizione all’aria, alla luce e all’umidità. Quest’ultima non solo potrebbe rovinare l’aroma del caffè ma potrebbe permettere lo sviluppo di muffe e batteri, la cui proliferazione va ovviamente evitata. Molte confezioni presentano un’apposita valvola, che consente ai gas prodotti dall’alimento di uscire, evitando però l’ingresso dell’aria e dell’umidità.

Il materiale più utilizzato
Ormai da molti anni, come abbiamo già accennato, gli incarti per il caffè sono in plastica. Negli ultimi anni si sono particolarmente diffusi anche i caffè predosati, in capsula o in cialda. Le prime sono solitamente in plastica o in alluminio; quest’ultimo è comunque rivestito con un sottile strato di film plastico nella gran parte delle capsule. Le cialde sono invece in carta per alimenti, che viene poi chiusa in buste singole in plastica. Si tratta in genere di appositi film plastici creati accoppiando differenti materiali. Le confezioni del caffè infatti devono essere robuste, ma devono anche evitare che l’alimento sia esposto all’umidità e alla luce diretta. Non si tratta quindi di sottili film plastici, ma di spesse membrane multistrato: proteggono il caffè ed evitano di rilasciare sostanze inquinanti all’interno della confezione. Per il confezionamento del caffè le buste di carta non sono adatte, anche se negli ultimi anni alcune aziende stanno proponendo film plastici rivestiti in carta, che permettono di ridurre l’utilizzo di materiale non biodegradabile.

Conservare il caffè in casa
Fino a qui abbiamo parlato di confezioni per il caffè adatte alla vendita della polvere o dei chicchi. Una volta aperta la confezione è però importante cercare di mantenere anche a casa le condizioni di conservazione più adatte. L’ideale sta nel trovare un barattolo con chiusura ermetica, che impedisca alla luce e all’aria di penetrare all’interno. Quando apriamo il barattolo per prelevare una piccola porzione di caffè ricordiamo di agire rapidamente, per evitare di disperdere l’aroma e anche di favorire la contaminazione con aria e umidità. Se non siamo grandi utilizzatori di caffè prediligiamo le polveri già dosate, o confezioni di peso ridotto.

27/04/2022 10:04
Alessandro

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