48° Festival della Valle d'Itria: la conclusione di un viaggio attraverso la storia dell'Opera. Stasera a Palazzo Ducale l'ultima replica de "Le joueur" di Prokofiev
Foto dal Xerse - credits Clarissa Lapolla
Di Angela Maria Centrone
La 48° Edizione del Festival della Valle d’Itria, quest’anno è stato un racconto della storia dell’Opera. Il primo anno della nuova direzione artistica di Sebastian Schwarz è quindi una sorta di ripasso su questa nostra pietra miliare, che troppo spesso nel nostro Paese sottovalutiamo.
Le opere principali allestite infatti sono espressione dei vari cambiamenti del genere, dall’inaugurazione con “Le joueur” di Prokofiev, che è anche omaggio a Fëdor Dostoevskij dal cui romanzo omonimo è tratto il libretto, passando per il barocco di Cavalli con Xerse, il classicismo romantico di Bellini con Beatrice di Tenda e, infine, per la prima mondiale “Opera Italiana”, una composizione contemporanea di Nicola Campogrande su libretto di Elio.
Forse sarà una particolare predilezione per lo stile, ma Xerse diretto Francesco Maria Sardelli per la regia del martinese Leo Muscato si aggiudica menzione specialissima per perfezione musicale, scenica e interpretativa. Un’opera di quasi tre ore che ha avuto la capacità di tenere alta l’attenzione degli spettatori fino all’ultimo, per poi concludersi, come tutte le opere dell’epoca con estrema semplicità, ma forse è proprio quella la bellezza dei libretti lunghissimi ed estremamente intricati di quel periodo: ricordare che i sentimenti rendono tutto semplice, anche le questioni più complesse.
Molto divertente, con una vena di sarcasmo, ma poi portatrice di un messaggio di speranza “Opera Italiana”: nelle note di Campogrande è facile riconoscere citazioni anche alla musica leggera italiana.
Il messaggio, infine, è chiaro: ciò che ascoltiamo oggi è frutto delle intuizioni di signori come Claudio Monteverdi, Bejamin Britten e altri. A dimostrarlo il concerto del Trio Kronthaler che è riuscito appunto ad amalgamare con estrema naturalezza musica ciquecentesca con pezzi dei Soundgarden, degli Smashing Pumpkins e dei Police.
Stasera in scena l’ultima replica de
Le joueur a Palazzo Ducale.