La messa in scena de "Il Dio Bambino" riparte dalla Puglia. Fabio Troiano interprete eccellente

di Angela Maria Centrone A trent'anni dal suo “concepimento” - è proprio il caso di dirlo - Fabio Troiano porta in scena “Il Dio Bambino”, spettacolo teatrale scritto da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, per la regia di Giorgio Gallione. Un concitato monologo sulle relazioni uomo-donna accompagnato dalle canzoni di Giorgio Gaber che offrono chiave di interpretazione e sovratesto ai fatti - oscillanti tra passato e presente - narrati dal protagonista. Purtroppo, nonostante la genialità riconosciuta del Signor G, l’età anagrafica della pièce si avverte, per quanto certi stereotipi siano indistruttibili, forse si potrebbe andare oltre la figura dell’uomo immaturo e la donna di matrice cavalleresca. Lo stesso titolo del lavoro è specchio del punto di vista maschile, che finisce con l’autocelebrarsi sempre e comunque, assomigliando ai resti della festa posticcia che fa da sfondo al racconto cinico e ironico di questa storia d’amore. Una visione assolutamente appropriata all’immaginario anni ’90, ma che ad oggi include soltanto un pubblico over 50. In ogni caso una prova attoriale eccellente, quella di Troiano, che proprio ieri sera al Teatro Valerio Cappelli di Martina Franca ha dato inizio alla turné 2023 con un lungo applauso della folta platea. Stasera si replica al TEX, Teatro dell'Ex Fadda di San Vito dei Normanni.

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