di Angela Maria Centrone
È nata da pochissimo la Community POUF (Puglia Outsider Festival), un sodalizio tra alcuni Festival pugliesi, che al momento vedono la presenza delle seguenti realtà, tassativamente in ordine alfabetico:
- Coopera Village
- Distorsioni Fest
- Farm Festival
- Giovinazzo Rock Festival
- Heart Fest
- Mundi Festival
- Musa Festival
Abbiamo intervistato uno dei promotori Andrea Capurso (Distorsioni Fest) per saperne di più.
Com’è nata l’idea della Community POUF?
Partiamo dal presupposto che ogni festival coinvolto è primo fan degli altri. In pratica, chi più chi meno, tutti ci conoscevamo tra di noi e, tra l’altro, molti di noi si sono conosciuti letteralmente sotto i palchi.
In fin dei conti, non è importante chi ha contattato chi per primo.
La genesi non può che essere individuata quindi nell’aver riconosciuto stessi principi e attitudine nel fare le cose e una volontà comune di tutelare e favorire lo sviluppo dei boutique music festival di Puglia, senza alcun tipo di personalismo o gelosia. In pratica abbiamo identità e “forme” ben delineate, che difendiamo attraverso scelte artistiche e stilistiche differenti, ma ci sentiamo parte di uno stesso movimento.
Il progetto nasce infatti con l’obiettivo di sottolineare come la competizione non sia l’unica modalità per crescere, specie per chi è contro qualsiasi tipo di monopolio e appiattimento del settore, che già di per sé è un cortocircuito andando a guardare il pensiero dominante nel fare impresa. Parliamo di impresa appunto perché CULTURA È LAVORO e si, un’impresa può anche essere culturale.
Tutte le realtà fondatrici sono, infatti, certe che con poche e piccole azioni ragionate si possa amplificare lo sforzo di tutti per far sì che, in maniera scalare, il proprio brand e la propria terra beneficino di una crescita congiunta. Comunicazione attenta e capillare e dialogo costruttivo con istituzioni e partner potenziali sono i punti di partenza di P.OU.F.
Le porte del collettivo, che oggi è radicato nei territori di Bari e BAT, sono aperte a tutte le realtà pugliesi in linea con i valori esplicitati nel “manifesto”.
Vi definite scomodi? Ma per chi esattamente?
Ci definiamo realtà mai sedute “troppo comode” e contemporaneamente “scomode” (ma il giusto), non a caso siamo un P.OU.F.
Nessuna delle delle realtà promotrici della community hanno grandi finanziamenti i main sponsor alle spalle, ma una grandissima volontà e tantissime idee. Tutte lavorano con etica e inclusività.
Lavorare nella cultura è una passione, ma non di certo un passatempo. Abbiamo voglia di dialogare, sempre in modo costruttivo, con tutti i potenziali stakeholder e ci impegniamo a batterci per il riconoscimento del valore dei nostri festival per il territorio in modo che portarli avanti sia sostenibile per davvero.
Opereremo secondo un principio di collaborazione e sostegno, sia per affrontare al meglio le continue sfide che il settore comporta sia per aggiungere obbiettavi di riconoscimento politico, economico e sociale. In pratica non abbiamo alcun tipo di nemico, ma anzi vogliamo avere più “amici” possibili. Allo stesso tempo però, non avremo paura di dire la nostra, sempre in maniera propositiva, su tutti livelli.
Quali sono per voi gli eventi divano?
Parliamo di quelle produzioni giga, che spesso nella loro organizzazione non guardano in faccia niente e nessuno, anche perché possono permetterselo. Quelle realtà che, per loro stessa natura, attirano sponsor , contributi e attenzione mediatica. P.OU.F. serve a dire in qualche maniera “eilà, ci siamo anche noi, anche noi da anni facciamo del bene al territorio, anche noi produciamo turismo, anche noi abbiamo un pubblico e possiamo dare visibilità”. Ecco, forse la più grande differenza tra pouf e divani e che i pouf hanno un proprio pubblico-fan, che ci sarà a prescindere dall’artista che si esibirà sul palco, un pubblico che si fida della direzione artistica, un pubblico che sostiene un progetto e delle idee.
La verità è che, in parte, diventare divani è una nostra aspirazione, ma vorremo un giorno evolverci mantenendo saldi principi e identità, ricordandoci sempre da dove siamo partiti.
Tra i temi sostenuti da POUF, oltre al riconoscimento delle professionalità dello spettacolo, esiste anche un attenzione alle discriminazioni di genere? Ne avete parlato?
Quando parliamo di riconoscimento delle professionalità dello spettacolo, intrinsecamente, parliamo anche combattere le discriminazioni di genere. Purtroppo questo è un ambiente ancora troppo maschilista, e siamo felicissimi che alla direzione di alcuni dei festival della community vi siano ragazze davvero in gamba, dovrebbe essere la normalità. Ma le discriminazioni proviamo a combatterle anche sul palco, con un’importante presenza femminile e non binaria nelle lineup dei festival P.OU.F.
Scenario presente e progetti futuri?
Intanto un’azione concreta che già metteremo in pratica nella stagione estiva di quest’anno coinvolgerà la leva della comunicazione, sia online che offline. Infatti, sia sui neonati canali P.OU.F. sia sui canali dei singoli festival pubblicizzeremo gli eventi dell’intera rete. Inoltre costruire un tabellone totale di tutti gli eventi della community sperando che il pubblico abbia voglia di scoprire prima e partecipare poi, ad ogni festival. E poi ogni festival vi sarà fisicamente un P.OU.F. corner in cui, oltre a promuovere l’iniziativa, vi sarà il materiale promo di tutta rete. Dopo di che, al termine della stagione inizieranno le “consultazioni” interne ed esterne. Diciamo che abbiamo già un po’ di idee “bellicose” (in senso buono) in mente. #staytuned
Insomma, sembra che in Puglia, a partire da quest'estate, le azioni sinergiche e di comunità, la cultura alternativa, l'iniziativa indipendente e la salvaguardia del territorio avranno l'invitante aspetto di un POUF!
WEB: https://https://www.facebook.com/profile.php?id=1000939...
07/07/2023 07:00
Angela Maria Centrone
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