il Tacco di Bacco

The Manhattan Transfer al Teatro Fusco di Taranto - The 50th Anniversary and Final World Tour

The Manhattan Transfer al Teatro Fusco di Taranto - The 50th Anniversary and Final World Tour

di Angelo Oliva

Si potrebbe parlare delle “nozze d’oro” per The Manhattan Transfer, 50 anni di carriera costellata da Dieci Grammy Awards vinti senza contare le nomination e i milioni di dischi venduti nel mondo a partire dal 1972.  

La band, da anni in un tour mondiale perenne,  che nel 2023 conta almeno 90 esibizioni in quattro continenti, annuncia il Final World Tour del gruppo. 

Il Teatro Fusco di Taranto, li propone a meno di un mese dal concerto di Vinicio Capossela, come secondo appuntamento della stagione musicale 23/24 per la quale è stato centrato l’obiettivo dell’alta qualità degli artisti, grazie al supporto dell’amministrazione comunale e del Teatro Pubblico Pugliese e soprattutto grazie  all’impegno del direttore Michelangelo Busco, che apprezziamo da anni per le proposte internazionali da lui portate in Puglia.

Come in ogni classico show americano, una voce fuori campo annuncia il quartetto che entra in  scena sulle note di  "That Cat Is High" seguito da “Tuxedo Junction”, un inizio swing  che ha stabilito subito il tono sofisticato del concerto. 

Dopo un avventuroso saluto in italiano di Alan Paul si continua con Blue Champagne e Java Jive, brani del repertorio delle big band americane, dirette da maestri come  Glenn Miller, Count Basie, Jimmy Dorsey o Erskine Hawkins. 

Lo spettacolo è un viaggio nella musica nera americana, riarrangiato per dare risalto alla caratteristica che contraddistingue i TMT, il vocalese, ideato dal trio Lambert, Hendricks & Ross, dove i classici assoli jazz vengono riprodotti dalla voce.

Ogni brano è preceduto da una piccola presentazione e non può mancare un ricordo del fondatore Tim Hauser, egregiamente sostituito Trist Curless. 

Con brani doo-wop, escursioni in interpretazioni scat e con omaggi ad artisti come 

Ella Fitzgerald, continua questo viaggio emozionante nella storia della musica, in un'atmosfera ovattata ed elegante. 

Momento clou del concerto è stata l’esecuzione di Bahia, brano pop con sonorità sudamericane tratto dall’album Brasil, uno dei più apprezzati lavori dei TMT. 

Il brano ci predispone ad una nuova atmosfera, ad un nuovo ascolto.  Introdotto dall’assolo al grancoda  del talentuoso  tastierista Yaron Gershovsky, parte l’esecuzione di The Quietude (Encuentro de Animales),  una di quelli  canzoni  che abbiamo amato ascoltare isolandoci dal resto mondo con luce soffusa se non al buio, trasformando l’ascolto in un momento esperienziale intenso e personale. 

L'atmosfera è  magica, siamo tutti convinti di aver avuto fortuna ad essere qui, in questo Teatro;  ma è il momento giusto per dare una nuova energia allo show, prima con  Sidewinder, un brano funky-jazz degli anni 60 in cui Janis Siegel duplica con la voce gli assoli della  tromba di Lee Morgan della versione originale, segue poi una sorprendente Cantaloop non nella versione di Herbie Hancock ma con il testo hip hop degli US3. 

Il gran finale non poteva che essere dedicato a Birdland, un brano dei Weather Report di Joe Zawinul che è sicuramente il cavallo di battaglia dei Manhattan Transfer, tanto da sembrare scritto per loro, un crescendo che porta ad un acclamazione finale e ad un'esplosione di gioia difficile da smaltire, tanto che il quartetto rientra sul palco senza che la band smetta di suonare.  Il bis accontenta il desiderio di tutti i presenti, si tratta infatti di  Soul Food to Go, seguito poi dalle note mambo dell’ultimo brano il cui titolo hanno cantato tutti: Tequila! 

Dopo circa un’ora e quaranta minuti siamo fuori dal teatro, il pubblico ebbro e sorridente commenta lo show.  I Manhattan Transfer, con l’energia di Cheryl Bentyne, lo stile e l’eleganza di Alan Paul, la disarmante semplicità nei  più complicati vocalizzi di Janis Siegel, la simpatia e la discrezione di Trist Curless nel difficile ruolo di non far rimpiangere Tim Hauser ci hanno regalato uno spettacolo che rimarrà impresso tra i nostri migliori ricordi.

Setlist:

  1. That Cat Is High (The Ink Spots cover)
  2. Tuxedo Junction (Erskine Hawkins and His Orchestra cover) 
  3. Blue Champagne (Jimmy Dorsey and His Orchestra cover) 
  4. Java Jive (The Ink Spots cover)
  5. Study in Brown (Larry Clinton cover)
  6. I Know Why (And So Do You) (Glenn Miller cover)
  7. Sing You Sinners (W. Franke Harling cover) 
  8. A-Tisket, A-Tasket (Ella Fitzgerald cover) 
  9. Airmail Special (It’s good enough to keep)
  10. Swing Balboa ((down on riverside)  
  11. On the Boulevard (Music: Jay Graydon &… more ) 
  12. Route 66 (Bobby Troup cover)
  13. Bahia
  14. The Quietude 
  15. Sidewinder  
  16. Cantaloop(flip out)
  17. Trickle, Trickle (The Videos cover)
  18. Birdland (Joe Zawinul cover) 

Encore:

  1. Soul Food to Go
  2. Tequila/The Way of the Booze

 



 

21/11/2023 00:00
lovelive

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