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Roulette al cinema, i tanti ruoli di un gioco intramontabile

Roulette al cinema, i tanti ruoli di un gioco intramontabile

Il casinò è un’ambientazione comparsa innumerevoli volte nel mondo del cinema: da heist movie a pellicole biografiche, il mondo del tavolo verde rappresenta da sempre un ottimo palcoscenico per le più differenti trame. Tra i suoi tanti intrattenimenti tipici, comunque, a uno in particolare spetta il titolo di regina del grande schermo: si tratta indubbiamente della roulette. La ruota a caselle rosse e nere infatti è da sempre uno dei simboli del casinò, e in quanto tale compare in innumerevoli opere cinematografiche: la sua presenza, tuttavia, non è quasi mai legata semplicemente al gioco, ma diventa un vero e proprio espediente per sottolineare diversi aspetti delle trame narrate.

Impossibile non partire da un classico del cinema come Casablanca: uscito nel 1942, si trattava all’epoca di un film di attualità. È infatti ambientato nella città marocchina di Casablanca, occupata dalle forze francesi del governo di Vichy: qui si trova il Rick’s Cafè Américain, locale gestito da un americano ormai rassegnato e indifferente alle vicende belliche. Un’indifferenza che è destinata a scomparire, come appare fin da quando Rick, interpretato da Humphrey Bogart, decide di utilizzare la roulette del locale per favorire un giovane alla ricerca di danaro per fuggire: la roulette è infatti dotata di un meccanismo in grado di pilotarne gli esiti, sfruttato da Rick per aiutare il bisognoso. La roulette in questo caso è uno dei primi indizi del ruolo positivo del protagonista, che non ha problemi a interferire con il caso per aiutare una causa meritevole.

Più recente è invece Proposta Indecente: uscito nel 1993, vi recitano Woody Harrelson, Demi Moore e Robert Redford. I primi due interpretano una coppia che, per finanziare un progetto, decide di recarsi a Las Vegas per ottenere vincite a sufficienza alla roulette: un piano che non va a buon fine, e che apre la strada alla situazione che dà il titolo al film. Il personaggio interpretato da Robert Redford infatti propone di risolvere tutte le necessità economiche della coppia, promettendo un milione di dollari a condizione che la donna passi la notte con lui. La roulette, in questo caso, è utilizzata per rappresentare l’imprevedibilità del caso, capace di trasformare un semplice viaggio in una proposta, appunto, indecente.

Impossibile parlare di cinema e roulette senza includere uno dei personaggi cinematografici più associati al gioco: James Bond. L’agente segreto britannico in diverse occasioni è mostrato al casinò, e spesso proprio al tavolo della roulette: tra queste vale la pena citare Una Cascata di Diamanti, pellicola del 1971 e ultima apparizione dello 007 di Sean Connery. Al tavolo della roulette si svolge uno dei dialoghi principali del film, e non potrebbe essere altrimenti visto il grande amore del protagonista per il gioco e il lusso. Se oggi il grande successo dei casinò online ha di fatto reso la roulette un videogioco, con la sua versione digitale che sui siti dedicati comprende numerose varianti ed è accessibile senza limiti di orario o dresscode, non per questo è mai venuta meno la sua associazione ad ambienti dove lusso e sfarzo regnano incontrastati. Proprio in questa veste compare nella pellicola e in altre avventure di Bond: la roulette e più in generale il casinò sottolineano il fascino e lo charme

del protagonista, perfettamente a suo agio in un contesto tanto lussuoso e aristocratico come quello da sempre associato a questi contesti.

Volgendo lo sguardo al cinema italiano, la più famosa apparizione della roulette è senz’altro quella fatta ne Il Secondo Tragico Fantozzi, diretto da Luciano Salce nel 1976 e seconda disavventura del ragioniere più noto del grande schermo. Tra i tanti episodi della pellicola uno si svolge al Casinò di Monte Carlo, dove il protagonista si reca come accompagnatore di un dirigente della sua azienda. Qui Fantozzi decide di fare una puntata alla roulette, riuscendo incredibilmente a vincere una somma che, rientrando sui consoni binari, viene prontamente requisita dall’avido dirigente d’azienda. La roulette, in questo caso, rappresenta un espediente comico: il caso che la caratterizza favorisce solo apparentemente Fantozzi, che ripiomba sarcasticamente nella sua sfortunata condizione esistenziale immediatamente dopo, in un ciclo ancora oggi attualissimo.

Infine, la roulette compare in una scena di un film d’animazione del 2010: Toy Story 3, prodotto dalla Pixar. La narrazione ruota intorno a giocattoli che, se non visti da nessuno, prendono vita: tra i tanti che compaiono nel terzo capitolo dell’amata saga c’è una ruota meccanica parlante, usata nei momenti di vita dagli altri giocattoli proprio come ruota da roulette. Si tratta di una scena che, come da tradizione, Pixar inserisce in molti suoi film per strappare un sorriso agli spettatori più adulti, che assistono a un film di animazione indirizzato ai più giovani.

22/12/2023 00:00
Redazione - il Tacco di Bacco

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