il Tacco di Bacco

Abbonamenti troppo costosi, gli italiani rinunciano allo Streaming

Abbonamenti troppo costosi, gli italiani rinunciano allo Streaming

Degli studi recenti hanno dimostrato come in Italia la diffusione degli abbonamenti per i servizi in streaming stia calando a causa dell’aumento dei costi. In generale, gli utenti preferirebbero avere un unico abbonamento con più funzioni e contenuti. Ecco cosa è emerso.

l 40% degli italiani taglia le spese per lo streaming

La ricerca "Subscription Wars: Super Bundling Awakens Europe" di Bango, ripresa anche da La Repubblica, ha evidenziato come gli italiani vorrebbero avere un'unica applicazione da cui poter gestire gli abbonamenti streaming e altri servizi online. Il mercato degli abbonamenti è in piena espansione, in Europa un cittadino possiede in media 3,2 abbonamenti, in Italia 3,1. Si parla non solo di abbonamenti alle piattaforme video, ma anche di abbonamenti ai negozi di abbigliamento, di alimentari e anche ai videogiochi online.

L'abbonamento alle piattaforme video come Netflix, la più usata in assoluto nel Belpaese, è sicuramente quello più gettonato in Italia: la ricerca ha infatti dimostrato che il 67% degli italiani ha un abbonamento per le piattaforme video. I prezzi degli abbonamenti non sono irrisori, un italiano spende circa 600 euro annui per usufruire dei servizi di abbonamento. Ultimamente c'è stato un aumento dei costi degli abbonamenti e proprio per questo, circa il 40% degli italiani ha deciso di rinunciare agli abbonamenti.

Come sfruttare al massimo gli abbonamenti

Forse non tutti sanno che per fronteggiare l’aumento dei costi si può sfruttare tutto il potenziale di un singolo abbonamento e avere sempre contenuti nuovi, grazie alla tecnologia delle reti virtuali private. Infatti una delle opzioni per vedere più contenuti con un solo abbonamento è accedere ai cataloghi esteri grazie a una VPN. Una VPN (o, per esteso, Virtual Private Network) permette di nascondere il proprio indirizzo IP ai siti web che si visitano.

Grazie alle migliori VPN per lo streaming ci si può connettere a server stranieri e quindi avere accesso a più cataloghi di film. Una VPN consente l'accesso ai cataloghi Netflix stranieri mascherando la posizione geografica dell'utente. Quando viene stabilita una connessione a un server VPN, il traffico internet passa attraverso quel server, che assegna un indirizzo IP corrispondente alla sua posizione. Ad esempio, collegandosi a un server situato negli Stati Uniti, l'indirizzo IP risulterà americano. Netflix verifica l'indirizzo IP per determinare la posizione geografica e, rilevando un IP americano, mostrerà il catalogo disponibile negli Stati Uniti. Questo permette di accedere a contenuti non disponibili nel proprio paese. Tuttavia, Netflix adotta misure per bloccare l'uso delle VPN volte ad aggirare le restrizioni geografiche, quindi non tutte le VPN funzionano perfettamente con Netflix.

In conclusione, l'aumento dei costi degli abbonamenti spinge sempre più italiani a rinunciare ai servizi di streaming. La ricerca di soluzioni alternative, come piattaforme gratuite o l’uso di VPN per ampliare i cataloghi, evidenzia la necessità di tariffe più accessibili per mantenere l'interesse e la fedeltà degli utenti in un mercato sempre più competitivo.

24/06/2024 00:00
Alessandro

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