di Angela Maria Centrone
Dal teatro nasce un osservatorio per una nuova ecologia dell’umano: Luigi D’Elia ci racconta il welfare culturale secondo il Ministero dei Sogni di Brindisi
Oltre trenta Enti Pubblici daranno vita ad un Osservatorio attivo in cui adulti e ragazzi insieme inventeranno azioni, a partire dalla forza delle arti, per curare le fragilità culturale ed educative.
Si è inaugurato ieri, giovedì 3 ottobre, al Mediaporto di Brindisi il progetto Ministero dei Sogni, una vasta e ramificata azione di sistema ispirata e curata dall’attore Luigi D’Elia in cui oltre trenta Enti Pubblici di tutto il territorio pugliese, attraverso un innovativo Osservatorio, daranno vita ad azioni condivise da adulti e ragazzi con al centro le arti come strumento per un nuovo sguardo sulle povertà culturali ed educative.
«Sono sempre stato affascinato dalle educazioni alternative e da modi differenti di fare scuola, probabilmente in un'altra vita sono stato un maestro» racconta Luigi D'Elia e spiega «questo progetto, al quale ho avuto la fortuna di approdare come direttore artistico, scaturisce da una ricerca pluriennale, maturata attraverso esperienze nella natura e con i ragazzi, e prende il nome Ministero dei Sogni, una definizione giunta poco alla volta, dapprima si era pensato al Ministero delle Visioni, poi trasformatosi in Sogni. Ma è importante che sia un Ministero, perché venga riconosciuto come un’istituzione, poiché di fatto si tratta di un protocollo costituente di ricerca fra i diversi Enti aderenti».
Il progetto, infatti, è frutto della sinergia tra Regione Puglia, Polo BiblioMuseale di Brindisi, Provincia di Brindisi, Teatro Pubblico Pugliese e Santa Teresa spa che negli ultimi mesi si è allargata ulteriormente includendo una compagine che tra salute, benessere, cultura e mondo della scuola traccia un vero piano di welfare culturale.
Il convegno di presentazione dell’Osservatorio d’innovazione, che ha avuto luogo al Mediaporto di Brindisi, ha dato avvio alle attività di un ampio progetto che «pone al centro la valorizzazione del potenziale creativo delle ragazze e dei ragazzi, la promozione del benessere del corpo fisico nelle diverse accezioni e l’altezza dell’esperienza culturale e formativa attraverso i molteplici linguaggi delle arti». Sono intervenuti, tra gli altri, la Presidente del Consiglio della Regione Puglia Loredana Capone, il Presidente della Provincia Toni Matarrelli, il Presidente del Teatro Pubblico Pugliese Paolo Ponzio e i Sindaci dei molti Comuni coinvolti, oltre alle principali Istituzioni scolastiche, di adulti e studenti.
«È un esperimento molto interessante, perché accadono cose strane quando adulti e ragazzi parlano insieme. Ad esempio ci si meraviglia degli interventi illuminanti da parte dei ragazzi, mentre questi ultimi staccano il cervello quando parlano gli adulti. Quindi mi chiedo: ragazzi e adulti sanno parlare e costruire insieme?» commenta Luigi D’Elia e aggiunge «questa assemblea costituente sperimentale include, appunto, diverse generazioni che fanno un percorso insieme, non prevede paternalismo da parte degli adulti, tantomeno dimissione da parte dei giovani. Questa è una grandissima sfida basata sulla fiducia tra gli uni e gli altri, provando a lasciar da parte la paura di essere fraintesi o traditi. Fondamentalmente quello che mettiamo in gioco, qui a livello istituzionale, quindi consulte giovanili e consigli comunali, ma non è nulla di diverso dal cosiddetto campo della vita, dal rapporto genitori-figli.» E conclude «Per ora sta andando molto bene. Ci incontriamo schiettamente, senza rinunciare alle parole difficili perché ci sono i bambini, con il presupposto di essere tutti allo stesso livello, un livello alto per tutti. Come diceva Don Milani “chi sa volare non deve buttare le ali per solidarietà con chi non lo sa fare, ma deve spiegare agli altri cos’è il volo”».
Le attività dell’osservatorio entreranno nel vivo da metà novembre, con una formazione rivolta a tutti i docenti della provincia di Brindisi intorno al focus arti e recupero “ecologico” delle povertà, che grazie ad un lavoro di rete incrocerà le prime azioni progettate insieme alle ragazze e ai ragazzi del territorio con la ricerca di scrittori, poeti, studiosi e giornalisti tra cui Cesare Moreno dei Maestri di Strada di Napoli, lo scrittore Davide Morosinotto, l’attrice Sara Bevilacqua, l’artista visiva Ezia Mitolo, il poeta Cristiano Sormani Valli e il giornalista RAI Gianni Bianco.
Partirà parallelamente una ricerca, condotta in collaborazione con l’Università del Salento, di lettura dei bisogni e dei desideri dei più giovani riguardo l’affermazione dei propri talenti e di analisi e riflessione intorno all’offerta culturale ed educativa di questo spicchio del Sud.
A proposito dell’esser giovani e del desiderare, abbiamo domandato, dunque, a Luigi D’Elia se è vero che oggi non si sogna più e come poterci rieducare a farlo:
«Tutti ci invitano ad essere concreti, realistici. Quante volte ci dicono: stai con i piedi per terra! Difficilmente qualcuno ci invita a sognare. Oltre a questo c’è una difficoltà nel sognare e ad immaginarsi nel futuro, perché c’è una grande paura del domani. Il sogno, quindi, si è rinsecchito, inaridito. Stiamo tutti attenti ai conti, al portamonete, agli studi, al voto, al risultato e lo spazio del sogno è trascurato. L’idea è invece quella di una specie di pedagogia del sogno, ovvero di entrare in pedagogia come si entra in un sogno: ad occhi socchiusi, con un po’ di inconsapevolezza e di follia, senza una rotta precisa, ma stando attenti a tutto ciò che accade. Senza troppe aspettative, senza paura. Un sogno ti fa sudare, ti fa battere il cuore, ti fa desiderare. Ecco, navigare in pedagogia, come in un sogno».
Il Ministero dei Sogni, inoltre, incrocerà una Stagione teatrale nella quale si attiveranno speciali cantieri intorno ad alcuni spettacoli rappresentativi: venerdì 4 ottobre alle ore 18, al Teatro Impero di Brindisi Luigi D’Elia interpreta E la felicità, prof?, fortunato spettacolo da anni in tournée in tutta Italia, Caravaggio. Di chiaro e di oscuro, scritto da Francesco Niccolini e diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, il pluripremiato La stanza di Agnese, in cui la stessa Sara Bevilacqua interpreta la moglie del giudice Paolo Borsellino, Il Brutto Anatroccolo, pietra miliare dello speciale progetto inclusivo di Factory Compagnia Transadriatica e, a fine maggio, la nuova creazione di Luigi D’Elia Fare un fuoco, in cui il racconto della natura intreccerà le attualissime questioni del cambiamento climatico, della sostenibilità ambientale e dei movimenti dell’anima dei più giovani su questi temi.
04/10/2024 00:00
Angela Maria Centrone
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